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Le nonne, il prete, il maestro, i venditori ambulanti, qualche emigrato nelle città che tornava per le vacanze, erano gli unici canali attraverso cui la nuova lingua arrivava a noi bambini dei piccoli paesi di campagna. Era tutto un raccontare di guerra, di viaggi, di torture, brutte e belle cose e noi piccoli eravamo spettatori di un luogo che si faceva a tratti fantastico, a tratti tristemente reale.

Un mondo dove le donne portavano il peso, a capo coperto, di una umanità ciclica e faticosa, dove la terra restituiva i frutti della fatica. Intorno a tutto arrivavano le notizie ascoltate ai mercati, tra i solchi dei campi, nelle stalle, sui giornali e alla radio che, in quel periodo, ogni famiglia aveva provveduto ad inserire tra i pochi arredi delle cucine. Era stato tutto uno squarciare di pareti (far dei buchi nei muri a sasso delle case vecchie implicava provocare voragini) per infilarci delle mensole su cui poggiare la radio, anzi: l' “aradio”, sostantivo maschile che iniziava per vocale.  Al centro di questo mondo, come trave, perno o sostegno, le donne e le loro spalle intente a portar secchi, curare la stufa, seguire i figli, tramandare l’umanità.

 

L'Autrice

 

Normanna Albertini è nata nel 1956 a Gombio, allora nel comune di Ciano d’Enza (oggi Canossa). Insegnante prima nella scuola elementare, poi, per dieci anni, nel CTP (italiano per gli adulti stranieri), ora è in pensione; collabora da anni con alcune riviste, come il periodico reggiano “Tuttomontagna” o “In Dialogo”, notiziario della Rete Radiè Resch di solidarietà internazionale.

Ha al suo attivo diversi romanzi e saggi, compresi “Pietro dei colori” e “Pietro da Talada – Un pittore del quattrocento in Garfagnana”, rispettivamente romanzo e saggio sul Maestro di Borsigliana,  poi raccolte di racconti e sillogi poetiche. Alcune sue pubblicazioni hanno ricevuto importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio nazionale Silvio D’Arzo, con il romanzo su Matilde di Canossa “Come spicchio di melagrana – Matilde donna del medioevo”. Nel 2017 ha pubblicato con Tralerighe “Se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe”, prefazione di Giuliana Sgrena e si è classificata tra i finalisti del premio nazionale di poesia “Luciano Serra” con la raccolta “Distillo silenzio”. Nel 2019 è risultata nella rosa dei primi cinque al premio di poesia "Luciano Serra" con la silloge “Rovine”. Ha poi pubblicato i racconti “Il volo di Melusina” e, nel 2020, la raccolta poetica “Perfezione imperfetta dei pericoli”e “Fiabe magiche tra montagna e deserto” – quest’ultimo per il Museo dell'immaginario folklorico di Piazza al Serchio -, con Tralerighelibri.  Sempre nel 2020 ha vinto il premio nazionale letterario "Essere donna oggi", quinta edizione; a marzo 2021 è uscito in ebook (in francese), per Argot edizioni, il suo libro  “Se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe”, traduzione di Grazia Pontecorvi.

Vive a Felina di Castelnovo ne’ Monti, di fronte alla Pietra di Bismantova.

Sulle spalle delle donne

SKU: ISBN 9788832872156
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