Lettere, fotografie e memorie di decine di dispersi, prigionieri o sopravvissuti alla ritirata di Russia. Soldati italiani di tutte le armi, raccontano attraverso gli ultimi ricordi, i giorni tragici del dicembre 1942 e gennaio 1943.
L’ARMIR, spazzato via dalle armate sovietiche, si ritira in gran parte disordinatamente attraverso la steppa congelata. A meno quaranta gradi uomini e muli camminano tra una isba e un villaggio, attraverso mitragliamenti aerei, attacchi di carri armati e la morte per sfinimento. Migliaia rimarranno lungo quei sentieri e altre migliaia nei campi di concentramento russi, dove la fame e le malattie uccideranno i più deboli. Tra eroismi, atti di umanità, ma anche gesti di crudeltà inauditi, una generazione scomparirà senza lasciare traccia.
In questo libro venticinque testimonianze di coloro che sono partiti per l’inferno del Don.
L'Autore
Pino Scaccia è un giornalista italiano. È stato uno degli inviati storici del Tg1 Rai. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi trent'anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell'ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l'ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia.
Ha vinto, fra gli altri, il premio cronista dell'anno per lo scoop su Farouk Kassam, il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi e il premio Paolo Borsellino. È stato docente del master di giornalismo radiotelevisivo all'Università Lumsa di Roma.
Ha pubblicato dieci libri.
Armir, sulle tracce di un esercito perduto (1992 e 2015); Sequestro di persona (2000); Kabul, la città che non c'è (2002); La Torre di Babele (2005); Lettere dal Don (2011); "Shabab - la rivolta in Libia vista da vicino" (2011); "Mafija" - dalla Russia con ferocia (2014); "Nell'inferno dei narcos" (2015); "Giornalismo, ritorno al futuro" (2015).
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SKU: ISBN: 9788832871111
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