Quale storia è possibile per un bambino che assiste alla morte violenta del padre?
A Gennaro, detto Riello, Salvatore lascia non solo l’immagine sconvolgente della sua fine e la vita allo sbando in un territorio diviso tra vecchi e nuovi boss ma anche un libro, la vita di Garibaldi e l’ambizione eroica di riunire due quartieri in guerra, di “far finire i morti”.
Un bagno di sangue e di realtà per un romanzo di formazione, in cui il sogno riunificatore di pace incontra esiti imprevisti, pieni di speranza ma anche profondamente anti-eroici.
  
«Quando ero piccolo, la maestra mi aveva spiegato che la nostra casa stava dentro un quartiere, che stava dentro una città, che stava dentro un posto più grande chiamato regione. Tutte erano contenute dentro uno stivale chiamato Italia. Il contrario dell’infinito che non me lo sapevo immaginare perché dentro qualcosa doveva pur abitare, ma esisteva lo stesso e non doveva sgomitare come don Ciro e don Pietro per allargarsi.»
 
L'autrice
Elena Martinelli vive a Roma. Giornalista, scrittrice, videomaker, ha esordito nel 2018 con il romanzo Protocollo 3431 (L’Erudita di Giulio Perrone Editore). Nel 2019 è vincitrice finalista con menzione d’onore al Concorso Letterario Nazionale artisti per “Peppino Impastato” con la poesia Naufraga. Nel 2021 riceve la targa d’onore al Premio Internazionale di Poesia “Alda Merini” con Attesa di Versi. I racconti Il riscatto, Anima di lego e Voce di popolo sono entrati a far parte delle antologie pubblicate per L’Erudita di Giulio Perrone Editore.
È autrice insieme alla fotografa Marta Biuso della webserie TAUS – Ti apparecchio una storia.
Collabora con il giornale Roma Daily News con interviste e video. Per lo stesso cura la rubrica green #occhialiverdi insieme all’ecologista e attivista Annalisa Corrado.